Comunicati stampa

Aumentano i ricorsi all'AIRR

Berna, 20.03.2018 - Nel 2017 all'Autorità indipendente di ricorso in materia radiotelevisiva (AIRR) sono pervenuti 31 ricorsi; era dal 1991 che non si registrava un numero così elevato. L'aumento più significativo riguarda i ricorsi contro i contenuti online. Dei ricorsi evasi durante l'anno in esame, l'AIRR ne ha accolti due.

L'Autorità indipendente di ricorso in materia radiotelevisiva (AIRR) ha pubblicato il rapporto annuale relativo al 2017. Precedentemente lo ha sottoposto al Consiglio federale, adempiendo in tal modo l'obbligo di presentare una relazione annuale. Nel 2017 sono stati interposti all'AIRR 31 ricorsi, 12 in più rispetto all'anno precedente. Gli otto organi di mediazione, che nell'iter procedurale sono anteposti all'AIRR, hanno fatto registrare nel 2017 la cifra record di 881 reclami, di cui soltanto il 3,5 per cento ha dato luogo a una procedura di ricorso dinanzi all'AIRR. Questa percentuale evidenzia l'importanza degli organi di mediazione, che non dispongono di potere decisionale, ma fungono da mediatori tra le parti.

Eccezion fatta per uno, tutti i ricorsi hanno avuto per oggetto contenuti della SSR, nello specifico singole trasmissioni e altri contenuti di Televisione SRF (17), SRF online (6), Radio SRF (4), Televisione RSI, RSI online e Radio Rumantsch. A questi si aggiunge il ricorso interposto contro un servizio di Tele Züri, diffuso anche su Tele Bärn e Tele M1. Pertanto 28 dei 31 ricorsi pervenuti hanno riguardato contenuti di lingua tedesca e due contenuti di lingua italiana. Per la prima volta dal 2002, uno dei ricorsi interposti all'AIRR ha avuto per oggetto una trasmissione di lingua romancia. I contenuti online contestati sono stati particolarmente numerosi. Anche se i contenuti online della SSR possono costituire oggetto di ricorso dinanzi all'AIRR solo da metà 2016, i ricorsi contro contributi di questo tipo (7) hanno già superato quelli contro le trasmissioni radiofoniche (5). Il mezzo più contestato resta la televisione (19).

Sull'attività svolta dall'AIRR lo scorso anno ha influito in modo rilevante la trasmissione-dibattito «Arena» dal titolo «Trumps Krieg gegen die Medien» (Trump la guerra contro i media), diffusa da Televisione SRF il 24 febbraio 2017. Ben otto sono stati i ricorsi interposti contro questa trasmissione. Dal punto di vista materiale l'AIRR ha respinto i ricorsi di misura, con voto decisivo della Vicepresidente. Ai fini della valutazione è stato determinante, in particolare, il fatto che la problematica dell'atteggiamento del moderatore e della redazione nei confronti di un ospite, elemento contestato nei ricorsi, sia stata trattata durante la stessa trasmissione e che pertanto sia stata trasparente per il pubblico.

Per due dei ricorsi evasi nel 2017, l'AIRR ha rilevato una violazione del diritto. Ha accolto un ricorso contro il video intitolato «Putin macht den Cowboy» (Putin fa il cowboy), pubblicato da SRF News sulla sua pagina Facebook. Il pubblico non ha potuto formarsi una propria opinione, visto che non sono stati menzionati fatti importanti relativi alle immagini, che mostravano un'azione di reintroduzione dei cavalli, e che il Presidente russo Vladimir Putin è stato criticato in modo generale e non plausibile per la sua politica siriana. Anche nel caso di un servizio della trasmissione «HeuteMorgen» di Radio SRF sul futuro energetico, l'AIRR ha ritenuto che non siano stati rispettati i principi applicabili all’informazione in materia di diritto dei programmi. Il servizio era stato diffuso 19 giorni prima della votazione federale sulla legge sull'energia. In questo genere di trasmissioni, per salvaguardare la parità di trattamento degli schieramenti opposti, si deve adottare una maggiore diligenza giornalistica. Complessivamente il servizio non ha soddisfatto queste esigenze, in particolare un'affermazione della redazione, ovvero che l'UDC «non ha certamente ragione» riguardo ai suoi calcoli dei costi, era ingannevole e di parte. Pertanto, l'AIRR ha accolto il ricorso che l'UDC aveva interposto contro questo servizio.

L'AIRR è una commissione extraparlamentare della Confederazione. Composta da nove membri che esercitano la loro funzione a titolo accessorio, è presieduta dall'avvocato grigionese Vincent Augustin. L'AIRR accerta, su ricorso, se i contenuti delle trasmissioni radiotelevisive diffuse da emittenti svizzere o i contenuti dell'ulteriore offerta editoriale della SSR violano le disposizioni concernenti il contenuto delle pubblicazioni redazionali (ad es. principio della corretta presentazione di fatti e avvenimenti, principio della pluralità, tutela dei minorenni, rispetto dei diritti fondamentali). Inoltre, ha il compito di valutare se il rifiuto di accordare l'accesso a un programma radiotelevisivo o a un altro contenuto è illegale. In linea di principio le deliberazioni dell'AIRR sono pubbliche e la procedura di ricorso è gratuita per le parti. Le decisioni dell'Autorità di ricorso possono essere impugnate mediante ricorso di diritto pubblico innanzi al Tribunale federale.

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Autorità indipendente di ricorso in materia radiotelevisiva
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Ultima modifica: 29.09.2020