Comunicati stampa

Rapporto annuale 2008 dell’AIRR

Berna, 26.03.2009 - Nel 2008, 25 nuovi ricorsi sono stati inoltrati all’Autorità indipendente di ricorso in materia radiotelevisiva (AIRR). Essi riguardavano trasmissioni radiotelevisive di emittenti svizzere. L’AIRR ha accertato che quattro di questi ricorsi erano fondati.

Nel 2008 sono stati presentati 25 nuovi ricorsi, cinque in meno rispetto al 2007. Di questi, 18 avevano come oggetto trasmissioni televisive, cinque trasmissioni radiofoniche, mentre uno solo riguardava entrambe. 22 ricorsi concernevano trasmissioni di lingua tedesca, due trasmissioni di lingua francese e uno solo una trasmissione di lingua italiana. Le trasmissioni controverse sono stati mandate in onda rispettivamente dalla Schweizer Fernesehen SF 1 (15 ricorsi), dalle radio DRS 1 (tre ricorsi), DRS 2, DRS 3, dalla Télévision Suisse Romande TSR, dalla Radio Suisse Romande (RSR), dalla Televisione Svizzera di lingua italiana TSI, da Tele Züri e da Schweiz 5 (un ricorso ciascuno).

 

Le trasmissioni in causa erano essenzialmente servizi informativi dei canali della SSR, in particolare della Schweizer Fernsehen. Gli oggetti principali dei ricorsi erano le elezioni e i sondaggi sulle votazioni, nonché altri temi delicati dal punto di vista politico come la droga, la protezione degli animali, l'elettrosmog.

 

Delle 21 decisioni intimate durante l'anno (19 nel 2007), l'AIRR ha constatato che quattro ricorsi erano fondati (cinque nel 2007). L'Autorità ha accertato una violazione del principio della presentazione fedele degli avvenimenti da parte di un servizio del programma di attualità ticinese "Il Quotidiano" (TSI), il quale non menzionava né il punto di vista dell'avvocato coinvolto nella procedura penale, né il principio della presunzione d'innocenza predominante nella fattispecie. Se in una trasmissione vengono mosse critiche severe nei confronti di una persona, che rischiano di danneggiarla, vi è un obbligo maggiore di diligenza giornalistica. È importante presentare adeguatamente il punto di vista della persona accusata. Inoltre, il principio della presunzione di innocenza richiede particolare prudenza nel modo di riportare fatti noti in merito a un procedimento penale in corso. I telespettatori devono poter capire chiaramente che l'avvio di un'inchiesta penale nei confronti di una persona non significa ancora la sua condanna. La Radiotelevisione Svizzera di lingua italiana (RTSI) non ha impugnato la decisione dell'AIRR davanti al Tribunale federale.

 

Inoltre l'AIRR ha accolto un ricorso riguardante la copertura dell'America's Cup 2007 da parte della Schweizer Fernsehen. In tale occasione, il logo di Alinghi, oltre a quello dell'emittente televisiva, appariva spesso sui microfoni. Si è constatato che l'effetto pubblicitario del marchio e dell'azienda non era affatto compensato da un valore informativo.

 

Gli altri ricorsi accolti dall'AIRR riguardavano un servizio di Canal Onex andato in onda alla vigilia del secondo turno delle elezioni per l'esecutivo comunale e un servizio della trasmissione "Temps présent" sul ruolo dei periti psichiatri nell'ambito dei procedimenti penali. L'AIRR ha accertato una violazione delle disposizioni relative al diritto in materia di programmi, nella misura in cui i servizi in questione violavano nel primo caso l'obbligo di garantire le pari opportunità tra i candidati all'esecutivo e, nel secondo caso, di dare alla persona criticata la possibilità di esprimere il suo punto di vista.

 

Nel corso del 2008, l'AIRR ha istituzionalizzato gli scambi di opinione con gli organi di mediazione ad essa soggetti. Questi organi svolgono un ruolo essenziale nell'ambito della procedura di sorveglianza, in quanto risolvono numerosi reclami per i quali sono stati aditi. L'AIRR ha nominato Gianpiero Raveglia, già responsabile dell'organo di mediazione della RTSI, mediatore per le regioni di lingua italiana.

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Autorità indipendente di ricorso in materia radiotelevisiva
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Ultima modifica: 29.09.2020