Comunicati stampa

Accolto il ricorso contro "Il Quotidiano"

Berna, 04.12.2008 - L’Autorità indipendente di ricorso in materia radiotelevisiva (AIRR) ha accolto il ricorso presentato contro un servizio diffuso dalla TSI1 nel quadro de "Il Quotidiano", vertente su un procedimento penale a carico dell’ex avvocatessa di Willy Peric. Secondo l’AIRR, il servizio ha violato il principio dell’oggettività.

L'8 giugno 2007, nel quadro de "Il Quotidiano", la TSI1 riportava nel servizio "Difensore accusato" la notizia della promozione di un'accusa per il reato di favoreggiamento a carico dell'ex avvocatessa incaricata di difendere Willy Peric, noto come il "falso medico di Savosa". Nel servizio, della durata di 1 minuto e 30 secondi circa, si riferiva inoltre della presunta asportazione, da parte del legale, di un armadietto dalla villa del proprio assistito. L'avvocatessa ha presentato ricorso all'AIRR perché, secondo lei, i fatti non sarebbero stati presentati correttamente e non le sarebbe stata data la possibilità di prendere posizione in merito.

 

Secondo l'AIRR, il servizio presentava diverse lacune. Il fatto che fosse stata promossa un'accusa per favoreggiamento corrisponde al vero; relativamente ai motivi addotti, invece, la redazione non ha potuto produrre prove e si è limitata a fornire ipotesi. Inoltre, all'avvocatessa non è stata data la possibilità di esprimersi sulla vicenda. Il giorno della diffusione del servizio, il venerdì successivo al Corpus Domini (una giornata festiva), la redazione ha tentato invano di contattarla. Sebbene il procedimento penale a suo carico fosse stato aperto già settimane prima e l'urgenza della notizia fosse relativa, la TSI1 ha mandato in onda il servizio il giorno stesso. Un'altra lacuna importante è data dal fatto che la redazione ha omesso di menzionare un principio centrale del diritto penale, quello della presunzione d'innocenza. Inoltre, dato che erano state divulgate le sue generalità, per l'avvocatessa al centro della vicenda il rischio di subire un danno era particolarmente elevato.

 

Nell'insieme l'AIRR ha ritenuto il servizio unilaterale, poiché la redazione si è perlopiù limitata a un'elencazione di fatti e interpretazioni soggettive che sono risultate molto gravose per l'interessata. Il punto di vista di quest'ultima, invece, non è stato riferito; essa non ha potuto prendere posizione sulle accuse rivoltele nel servizio, né la redazione si è premurata di menzionare il principio della presunzione d'innocenza. Il pubblico non ha pertanto potuto farsi un'idea propria del procedimento penale in corso contro l'avvocatessa. Nella fattispecie, gli obblighi di diligenza giornalistica accresciuta, indispensabili quando si riportano notizie su procedure di diritto penale pendenti, non sono stati rispettati.

 

Per tali motivi, l'AIRR è giunta unanimemente alla conclusione che il servizio "Difensore accusato" ha violato il principio dell'oggettività. La decisione può essere impugnata davanti al Tribunale federale. Una volta che ha acquistato forza di cosa giudicata, l'emittente interessata ha 30 giorni di tempo per comunicare all'AIRR i provvedimenti adottati per evitare, in futuro, il ripetersi di simili violazioni del diritto.

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AIRR
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Il testo integrale della decisione è disponibile sul sito internet http://www.airr.admin.ch

Pubblicato da

Autorità indipendente di ricorso in materia radiotelevisiva
http://www.ubi.admin.ch/i/index.htm



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Ultima modifica: 29.09.2020